Capitolo 1
"Occhi nel buio"
Un' incalzante musica fuoriusciva dalla finestra di casa di una teenager di14
anni e mezzo.
Dolce, sensibile, coraggiosa e determinata, ma testarda, impulsiva e con la
testa fra le nuvole, questi erano gli aggettivi che gli venivano spesso
attribuiti dalla madre o dalle amiche.
Pur essendo una ragazzina acqua e sapone non era come tutte le altre, aveva un
compito, una missione, un progetto da aiutare a terminare, da un anno era
cambiata, da un anno tutta la sua vita era cambiata ,tutto per la minaccia
aliena sulla Terra.
Volevano riprendersela, molti ci hanno ragionato e cercato di convincere gli
alieni a smettere di minaccia la Terra, ma niente…
era diventata una MewMew senza volerlo,
ma nonostante tutto…
Tutto vano…
Tutto impossibile…
Tutto inutile…
…
…
…
Possibile che ancora dopo un anno il risultato fosse ancora questo?
… Niente
… Inutile
… Impossibile
…
…
Anche la sua amica con le lunghe trecce verdi e con gli occhiali tondi Lory,
aveva parlato con il più grande dei 3 alieni…
… Niente
… Inutile
… Impossibile
…
… Ma tutto vano, perché anche se Pai ci avesse un po' ragionato resta di fatto
che lui crede solo agli ordini di Profondo Blu, Signore degli Alieni.
… Niente
… Inutile
… Impossibile
…
…
Solo queste erano le parole che gli echeggiavano nella sua mente mentre ballava.
Continuava a domandarsi il "perché" proprio queste 3 precise parole che a lei
suonavano sinistre continuavano a seguirla ovunque…
…
… forse perseguitarla?
...
Si domandava il loro vero significato, perché queste parole gli comparivano
anche a volte in sogno.
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C'era lei, seduta sul davanzale della sua finestra, le piaceva stare lì, perché
poteva sentire sussurrare il Vento, da lì poteva sentire ogni suono, rumore,
parola, quasi tutta Tokyo. Il Vento era suo amico, quand'era giù di morale le
bastava aprire la finestra, affacciarsi e farsi muovere i capelli rossi un paio
di volte per ritrovare un po' di energie per affrontare i problemi del giorno.
Ma da qualche giorno il Vento è come se non era più se stesso, non suonava
più,non portava buon umore, ma faceva riecheggiare solo rumore di guerra, di
lotte, di dolore e la cosa più tremenda il Vento diceva:
…Niente
…Inutile
…Impossibile
…
°*-------------------*°
Un brivido gli partì da dietro il collo, percorse lungo la sua colonna
vertebrale fino a fermarsi ai reni.
Ricordò, …era sempre lo stesso sogno… Tutti questi pensieri gli si affollavano
nella testa fino a che si aggroviglia da sola le gambe in In un "soteniù" girato
e cade per terra…
S: Aaaaaahh!!! Gridolino … silenzio
S: Ahi! Che botta! Disse massaggiandosi il ginocchio.
Una figura media e snella l'osservava da fuori la finestra su un albero, un
ragazzo, le orecchie ben Lunghe e scintillanti a quella fresca luna di ottobre,
un canino fuoriuscente dalla bocca, un sorrisetto divertito…