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*** 2. Il Bacio e la Sua Forza ***
~ * ~
By Ichigo
I can see everything |
Riesco a vedere ogni cosa |
(Innocent Greed – Guano Apes - Un po’ “remixata” ^-^) |
Ichigò riaprì gli occhi di botto. Non vedeva molto bene perché la luce era
bassa. Tentando di mettere a fuoco iniziò a scorgere quello che doveva essere un
soffitto di uno spento color ocra.
Dova diavolo sono? si domandò, mentre la paura iniziava a crescere dentro di
lei.
A giudicare dalla prospettiva, la ragazza intuì che doveva essere sdraiata su
qualcosa.
Con le dita tastò la superficie sotto di lei: sembrava qualcosa di morbido, come
stoffa, ma non era un letto, era troppo scomodo e duro.
Poco rincuorata da quella scoperta, deglutì e cercò di ruotare gli occhi per
guardarsi attorno… sembrava una grande stanza con le pareti di pietra, ma era
piuttosto buio e poi… diamine… le pulsava la testa da fare male!
Qualcuno mi ha… rapita? si chiese, spaventandosi dei suoi stessi pensieri.
Non sentiva nessun rumore nella stanza, così raccolse tutto il suo coraggio e si
tirò sui gomiti, ma proprio in quel momento una voce alle sue spalle risuonò
nelle sue orecchie.
“Ti sei svegliata finalmente! Bentornata tra noi, Ko-Neko–chan!” (*)
Ichigo si paralizzò.
“No… Non è possibile…” iniziò a ripetersi “Non può essere vero…” “Non…”
“A me sembri sveglia, non vedo che ci sia di impossibile…”
Ichigò si sentì afferrare il mento e davanti ai suoi occhi si parò il viso
sorridente di…
“Kisshu?!” sbottò la ragazza.
“Ah, allora non mi hai dimenticato!”
“Ma che… ma cosa… ma come… perché sei qui????” farfugliò Ichigo sconvolta.
L’alieno si scostò un po’ dal suo viso: “Ovvio! Sono qui per te, dolcezza! Per
la mia micetta sexy!”. (**)
“Poi c’è stato anche quel piccolo problema dell’astronave…” aggiunse con
espressione tra lo scocciato e il divertito. “Lo avevo detto a Pai che era una
carretta, ma sai, lui ci teneva molto… io gli avevo consigliato di farsene dare
una nuova per venire fin qua, ma niente… è cocciuto… così quando…”
Ichigo lo guardò con gli occhi sgranati mentre continuava a parlare, senza
capire un accidente e senza sapere cosa dire.
Nonostante tutto, si sentiva inaspettatamente sollevata nel trovarsi davanti un
viso conosciuto. Aveva temuto che a portarla in quel posto fosse stato qualche
vecchio maniaco o peggio, quel nuovo, fatidico, nemico di cui aveva parlato
Shirogane…
Poi si ricordò di non sapere dove si trovava. “Kisshu, dove mi hai portato?”
domandò titubante.
Lui le rivolse un’occhiata intensa, con quel suo sorrisetto irritante stampato
in faccia: “Sei già stata in questo posto, non te ne ricordi? Sì, quando tu e le
tue amiche siete venute a salvare quel vostro robottino peloso…” (***)
Ichigo cercò di rammentare. “Siamo… in una dimensione aliena?”
“Per la precisione siamo in una dimensione parallela sulla Terra. Il campo
energetico che ho creato fa in modo che nessuno possa vedere noi qua dentro e
che noi non possiamo vedere chi è fuori. Più semplicemente, questa è la mia
stanza e tu sei sdraiata sul mio letto”.
“A-ah…” mormorò la rossa.
Stando così le cose, si trovava ancora sulla Terra. Ichigo tirò un sospiro di
sollievo dopo questa realizzazione… dopo tutte le volte che le aveva promesso di
portarla sul suo pianeta, per un attimo aveva temuto il peggio!
Tuttavia non aveva ancora capito cosa diamine volesse da lei, ora che era tutto
finito…
Nella sua dimensione… sul suo letto…
“Kisshu, ti prego…” iniziò la ragazza “se mi hai portato qua per dirmi qualcosa
fa in fretta perché a me questo posto non piace, vorrei tornare a casa e poi ho
un appuntamento con Aoyama-kun e non voglio arrivare di nuovo in rit…”.
“Sei già in ritardo Ichigo. Sei stata nel mondo dei sogni per almeno un paio
d’ore” la interruppe l’alieno. Quel suo sorrisetto aveva lasciato di colpo il
posto ad un’espressione gelida e poco rassicurante. “Comunque non è un problema,
sai?” aggiunse.
Ichigo rabbrividì. La situazione iniziava ad inquietarla sul serio… E poi
Aoyama-kun la stava aspettando… sarà stato preoccupatissimo ora!
“Perché dici così??” domandò Ichigo, nervosa.
Lui si riavvicinò pericolosamente al suo viso: “Perché ormai quell’Aoyama e
quello che pensa non ti riguarda più!”
Il cuore di Ichigo iniziò ad accelerare paurosamente…
Era intrappolata in un posto di cui non sapeva niente… ed erano soli…
“Bambolina, ti ho portato qua per dirti qualcosa di veramente importante” iniziò
Kisshu con tono suadente.
“Anche se non volevo ammetterlo, tu mi sei mancata moltissimo in questi giorni.
Ti ho sentito tutto questo tempo come un dolore sordo e costante proprio qui”
così dicendo le posò delicatamente la mano sul seno, a livello del cuore.
“Forse, se fossi partito, sarebbe stato più facile dimenticarti, ma come vedi il
destino è dalla nostra parte e ha voluto farci passare un po’ di tempo insieme”.
Le sorrise, in un modo che non lasciava presagire nulla di buono.
A quelle parole, Ichigo realizzò che i suoi timori erano fondati. Era ancora
quella vecchia, maledetta storia…
“Destino un corno! Sei stato tu a combinare questo casino!” sbottò la ragazza,
scansando rabbiosamente via la mano che l’alieno le posava ancora addosso.
“Pensavo finalmente che questa storia fosse finita e che potevo vivere la mia
vita tranquillamente con il mio ragazzo e invece sbuchi di nuovo fuori tu a
rovinarmi tutto!” strillò furiosa.
Restò qualche secondo immobile, con il respiro affanato dall’ultimo scatto di
rabbia, fissandolo malevolmente negli occhi.
Poi fu presa da un secondo moto di collera.
“E stammi lontano! Maledetto bastardo!” gli urlò, spingendolo via da lei con
tutta la sua forza. Avrebbe desiderato sfracellarlo sul pavimento in quell’istante!
Invece Kisshu indietreggiò solo di un passo, vacillando appena. Esitò un attimo
e a Ichigo parve di vedere un’ombra passare nei suoi occhi.
Ma fu solo un attimo, prima che lui le si lanciasse addosso con una foga
inaspettata e le stringesse i polsi con le mani, sbattendola di nuovo su quello
che doveva essere un letto molto scomodo.
“N-no… lasciami! Mi stai facendo male!” strillò Ichigo, colta alla sprovvista,
mentre urtava con la testa sulla superficie troppo dura posta sotto di lei.
“Non parlarmi così, Ichigo!” sbottò Kisshu “Lo sai che è peggio!”.
Quindi le rivolse una smorfia divertita. E crudele.
“Perché ti diverti a provocarmi così, micetta? Lo sai quanto mi tenti quando
strilli in questo modo…” le sussurrò.
Ichigo si sentì invadere dal terrore. Raccolse tutte le sue energie per
divincolarsi, ma la presa di Kisshu era incredibilmente resistente, molto più di
quanto avesse mai immaginato! Inoltre con il peso del suo corpo le premeva sul
petto e sulla pancia, impedendole ogni movimento. Voleva disperatamente
liberarsi da quella situazione, non sopportava che lui le stesse addosso a quel
modo, non sopportava di non poter vedere Aoyama-Kun, non sopportava che il suo
ragazzo non fosse lì con lei, in quel momento terribile… iniziò a tremare di
rabbia e di paura mentre le lacrime le appannavano la vista.
Poi vide con orrore Kisshu spingerle le braccia sopra la testa, mentre lei non
era abbastanza forte per impedirglielo. Con una mano le strinse entrambi i
polsi, incrociandoli, e li premette sul letto immobilizzandole le braccia,
facendola sentire terribilmente inerme e vulnerabile in quella posizione.
Intanto con l’altra mano afferrò il suo viso e le si avvicinò, inchiodandola sul
posto con quei suoi due terribili occhi cristallini…
…quindi la baciò…
Era la seconda volta che la baciava, dopo più di un anno.
Ichigo si paralizzò, sentendo la bocca semiaperta del ragazzo premere con forza
sopra la sua e iniziare poco dopo a stringerle avidamente e ripetutamente le
labbra…
“Ti prego… smettila!” tentò di mormorare, con poco successo.
Grosse lacrime iniziarono a scorrerle lungo le guance mentre cercava debolmente
di divincolarsi.
Invece lui prese a morderle la carne, stringendola tra i denti fin quasi a farle
male.
Poi si sentì leccare le labbra…
Inorridita, Ichigo diede un ultimo violento strattone, per liberarsi.
“Smettila! Smettila!” gli strillò, riuscendo a scostarsi di pochi centimetri.
Per fortuna lui si fermò.
Lentamente, si allontanò dal suo viso e la fissò a lungo, freddamente e
inespressivamente.
Ichigo strinse gli occhi pieni di lacrime. Guardarlo la faceva stare troppo
male… Sapeva che non si sarebbe accontentato di quel mezzo bacio…
Sentì l’alieno strofinarle una mano sulla guancia umida, impiastricciando le
gocce salate che le bagnavano.
Poi le frugò nella tasca dei pantaloncini e ne estrasse la sua spilla.
“Questa la prendo io…” mormorò con voce atona, quindi sparì, lasciando Ichigo
spaventata e incredula…
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Autrice: AAAAAAAH! Povera Povera Povera Ichigo! Che esperienza traumatica!
Ichigo: Sì, come no… se smettessi di sbavare mentre lo dici, saresti più
credile!!!
Autrice: Uffa…
Ichigo: Scusa autrice… perché Kisshu mi ha dato solo un mezzo bacetto schifoso e
se ne è andato?
Kisshu: Fosse per me gattina… ma purtroppo l’autrice ha le manie da
santarellina.
Autrice: Don’t Worry Ki-chan… io cambio facilmente idea…
Ichigo rabbrividisce…
Note:
(*) Ko-Neko-chan: in giappino, Ichigo viene additata con questo nomignolo
diverse volte, in particolar modo da Kisshu. Letteralmente significa “Micia-micietta”.
Ma voi lo sapete già… che ve lo dico a fare?
(**) Ok… questa ve la devo raccontare: molto, molto tempo fa, mentre passeggiava
tranquillamente per la strada di sera, da sola (brava furba), appare dal nulla
un figone, moro con gli occhi verdi (eh… fregati!) che mi chiama, per l’appunto,
Micetta Sexy e …mi schiocca il mio PRIMO bacio…
NON RIDETE!!!! LO SO CHE SEMBRA ASSURDO MA VI GIURO CHE E’ VEROOOOO!!!!!!
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Cmq il bacio ha fatto pietà…
(Tzk… imitatori da quattro soldi! NdKisshu)
(Già… U_U NdMe)
(Cmq che fine a fatto poi il tipo? NdKisshu)
(Si è smaterializ…. Ah! Ma che cazzo mi fai dire??? Non lo so… me la sono data a
gambe! NdMe)
(***) Episodio 15… ve lo ricordate vero, il piccolo coraggioso Masha divorato da
uno dei chimeri di TaruTaru? ^_^